Il nostro segreto? La forza della semplicità di Vittorio Bosio

Il punto di Vittorio Bosio

Il nostro segreto? La forza della semplicità

Si avverte nell’aria qualcosa di nuovo: tanta voglia di fare sport. Non è solo la primavera, ma è molto di più: è voglia di vivere la bellezza di esserci. Vale in molti ambiti, ma è particolarmente sentito nello sport.

È, probabilmente, la voglia di godersi la libertà di stare insieme, di correre, di giocare, di fare amicizia.
Stiamo registrando numeri altissimi di partecipazione alle nostre manifestazioni, un miraggio solo tre anni fa, un sogno al quale non potevamo credere, in quel terribile 2020 di cui ricorre in questi giorni il bilancio più drammatico. Nel Csi il desiderio di partecipare è riconfermato, ad esempio al campionato nazionale di sci, dove ho visto all’opera la forza buona dell’Associazione. Una richiesta, un appetito disciplinato, ben gestito, senza eccessi di alcun genere.
Così diverso e ordinato che ha sorpreso i responsabili degli impianti e delle strutture ricettive utilizzati, tanto che, tutti, in vario modo, mi hanno manifestato le loro congratulazioni per quello che il Csi è capace di esprimere: una serenità laboriosa, un fare sport insieme con serietà e impegno ma senza mai sconfinare. Un successo
assicurato anche nel prossimo Campionato nazionale di corsa campestre a fine mese, con così tanti partecipanti da dover chiudere le iscrizioni. A rallegrarci non sono soltanto i traguardi nazionali, ma è tutta l’attività sportiva particolarmente richiesta dalle società impegnate a promuovere occasioni di fare sport per i ragazzi e i giovani.
Come è mai possibile che il clima nel Csi sia tale? Mi è stato chiesto anche ad Andalo ed un po’ ovunque.
La risposta che do è nella forza della semplicità.
Il Csi sa organizzare sport d’alto profilo senza perdere di vista il valore più profondo della manifestazione sportiva, che è la promozione della persona, la gioia di relazionarsi in gruppo, godendo del semplice piacere di ritrovarsi immersi nel clima giocoso delle gare, dove peraltro la componente giovanile è sempre più forte e quindi
capace di “dare colore” ai giorni trascorsi insieme.
Tutto ciò non sarebbe possibile se non grazie al contributo di tanti volontari, che offrono il loro tempo, la loro opera, senza nulla chiedere in cambio, appagati di potersi rendere utili per il buon esito delle prove.

Eccolo qui il nostro patrimonio.